La Lega presenta 21 emendamenti che prevedono un’ulteriore stretta sui permessi di soggiorno al decreto migranti.
Non è soddisfatta la Lega del decreto migranti presentato al Cdm di Cutro. In commissioni Affari costituzionali al Senato il partito di Salvini ha presentato 21 emendamenti al testo per stringere ancora di più con misure più severe sulla protezione speciale e sui permessi di soggiorno. Tra questi quindici riguardano il contrasto all’immigrazione clandestina e sei puntano a migliorare l’integrazione dei cittadini stranieri nella nostra società.
C’è anche una riformulazione della protezione speciale, che è il tema centrale del Carroccio introdotta dal decreto Salvini nel 2018 e allargata da Lamorgese, ma anche interventi su riduzione o revoca dell’accoglienza e permessi di soggiorno, aggiornamento del periodo di trattenimento nei Cpr. La Lega propone una “struttura”, un team interno al Viminale per vigilare e coordinare “contributi pubblici, statali ed europei, vincolati a programmi per l‘integrazione dei cittadini stranieri presenti regolarmente sul territorio nazionale”.
Cosa chiede in realtà il partito di Salvini
Per quanto riguarda gli altri partiti, Fratelli d’Italia ha presentato solo quattro emendamenti e cinque Forza Italia che ha chiesto 176 milioni di euro annui per l’accoglienza di 4.000 minori. Per questo l’arrivo della cascata di 21 emendamenti da parte di un partito di maggioranza fa nascere risentimenti che gli altri partiti cercano di minimizzare. Ma c’è il timore che dietro questa opposizione interna potrebbe esserci lo storico braccio di ferro tra Salvini e la premier Meloni per attuare una linea più dura riguardo all’immigrazione.
Per i senatori meloniani “il voto della maggioranza sarà compatto, ma come per tutti i provvedimenti, andranno avanti le proposte sulle quali c’è condivisione. Le altre saranno ritirate, come sempre“. Per quanto riguarda le opposizioni hanno presentato 96 emendamenti e bollano il decreto come “vergognoso“.